INCONTRO 5 MARZO 2017: LA DONNA PORTA ARMONIA

Commento di papa Francesco sulla specificità delle donne:
 
Quando non c’è una donna, manca l’armonia.
È una società con forti atteggiamenti maschili.
Manca la donna … e a noi ci manca perché la donna è per lavare i piatti… no, la donna è per portare armonia… senza la donna non c’è armonia.
Non son uguali, non sono uno superiore all’altro, solo che l’uomo non porta l’armonia.
È lei che ci porta quell’armonia che c’insegna ad accarezzare, ad amare con tenerezza e che fa del mondo una cosa bella.
Lei porta la capacità di innamorarsi, l’armonia al mondo.
Tante volte sentiamo dire: in questa istituzione, in questo posto, in questa società è necessario che ci sia una donna perché faccia questo… per fare quella cosa…
No, non è la funzionalità lo scopo della vita della donna. È vero che la donna deve fare delle cose come facciamo tutti.
Ma il suo scopo è fare l’armonia.
Senza donna non c’è armonia nel mondo.
Sfruttare le persone è un crimine di lesa umanità, ma sfruttare una donna è di più, è distruggere l’armonia che Dio ha voluto per il mondo, è distruggere questo grande dono di Dio.
Nel vangelo quella donna è andata davanti a Gesù mostrando grande coraggio e intraprendenza (Mc 7,24-30).
Ma la donna è di più di più di questo: perchè donna è armonia, bellezza, poesia… senza di lei il mondo non sarebbe così bello, non sarebbe così armonico. (papa Francesco)
 
DOMANDA: che cos’è questa armonia che il papa dice che noi donne portiamo nel mondo e che se manca questo nella donna l’umanità è privata di un dono grande?
 
ALCUNI FLASH DELLA NOSTRA CONDIVSIONE:
Equilibrare tutti gli elementi mettendoli insieme e sapendoli dosare.
Armonia è cogliere quello che sono i bisogni altrui e mettermi a disposizione per realizzarli, per fare stare bene gli altri.
È cercare il mio suono dentro, donatomi dal Padre. Ascoltare questo mio suono per rimanere centrata e sentirmi amata.
Dipende da ciò che mi circonda
Non è cercare negli altri ciò che mi manca, l’ho sempre fatto, ma ora ho visto che tutto è già dentro di me, di noi.
L’armonia è dentro di noi e se non la sentiamo più è perché abbiamo lasciato troppe porte aperte.
Ho sentito armonia quando non mi sono più ritrovata in nessun ruolo, quando sono stata spogliata di tutto e non ho avuto più niente, ho sentito Dio e mi sono sentita figlia.
Armonia è riconoscere la nostra fragilità, riconoscere e ammettere i nostri limiti senza bisogno di continuare a presentarsi migliori, perfetti.
È il grazie, la gratitudine che mi fa sentire l’armonia perché resto in relazione con il donatore.
È un generare che non dipende da me, ma per grazia ricevuta.
È una relazione che cresce nella gratitudine per ciò che ci circonda.
È stare in relazione con la diversità maschile perché completa.
Non siamo in armonia quando abbiamo paura del vuoto e lo riempiamo con tante altre cose.
Il vuoto, la mancanza o diventa attrazione per ciò che mi manca e quindi mi porta a fare altri passi in avanti, verso ciò che ancora non conosco pienamente ma che dentro ne sento la nostalgia, o diventa morte, disperazione.
È sapere vivere le relazioni con tutto noi stesse, dando ascolto ad emozioni, sentimenti…
È dare ascolto al cuore che mi permette di scegliere anche dentro a situazioni di morte: per la vita, trovando una via d’uscita altrimenti diventa disperazione.
È usare tutti gli elementi per fare un capolavoro.
È saper dirigere come un maestro di orchestra i vari strumenti per farne una musica.
Avviene quando di fronte a quello che mi manca lo riconosco, non lo nascondo ma alzo il grido e mi arrendo.
È come un’onda morbida, che porta la bellezza della diversità dal maschile.
Non sentiamo questa armonia: perché non ci vogliamo abbastanza bene.
È un saper custodire e accedere alla memoria affettiva i momenti in cui abbiamo fatto esperienza di Dio.
Invece di guardare quello che vorrei essere guardarmi come mi ha guardato e mi guarda Dio. Abbiamo dentro questo sguardo originario di Dio ed è questa la nostra armonia.